Il Nobel onora la mia poesia e una delle patrie della civiltà
L'intervista che presento di seguito (trovata da Alessandro Quasimodo nel suo archivio) è presumibilmente stata resa pubblica in Svezia a ridosso dell'annuncio del conferimento del Premio Nobel per la Letteratura a Salvatore Quasimodo. Essa si presenta su quattro fogli dattiloscritti con diverse interlinee e in due lingue differenti, ovvero lo svedese e l'italiano. La parte di testo in svedese (scritta con interlinea doppia) è riservata all'intervistatore che, però, rivolge le domande a Quasimodo direttamente in lingua italiana. Le risposte del poeta (scritte con interlinea singola) sono in italiano.
Il testo non reca alcuna data. In considerazione del contenuto, esso è databile tra la data dell'annuncio del conferimento del Premio (22 ottobre 1959, così come da Telegramma ufficiale) e quella della consegna a Stoccolma del medesimo (10 dicembre 1959).Ad oggi l'intervista non risulta sia mai stata resa pubblica in Italia.
Trascrivo solo il testo in italiano, mettendo tra parentesi quadre ciò che risulta cancellato nel testo e tra parentesi uncinate quanto aggiunto a penna.
- Professore Lei ha avuto conferma ufficiale da Stoccolma.
- Quasimodo: [Sì, sono contentissimo.] Sono commosso. Ho avuto [il telegramma] e ho risposto con queste parole: “Il riconoscimento altissimo di codesta Accademia onora la mia poesia e una delle patrie della civiltà. Diventa così più profondo il legame umano e umanistico di scrittore con la terra svedese, che ha grandi poeti e misura critica per la cultura del mondo contemporaneo.
- Ho qui un giornale. Lei, padre dell ermetismo (sic). Quando sono stati pubblicati i primi libri ermetici...?
- Quasimodo: Sono i miei del 1930 e del 1932. L'ermetismo è stato un movimento poetico e culturale che ha rimesso in discussione tutto il linguaggio tradizionale, o ritenuto tale, della poesia italiana. Più tardi, le forme chiuse sono state da me spezzate per arrivare al discorso lirico di avvicinamento all'epico.
- Lei si trovava a (sic) Russia l'anno scorso durante la grande polemica intorno a Pasternak? Quale fu l'atteggiamento del popolo russo?
- Quasimodo: Un atteggiamento di bonaria indifferenza, perché la posizione spirituale di Pasternak è lontana almento (sic) di quarant'anni dalle nuove generazioni.
- Lei professore ha avuto successo anche in Russia? C'era un referendum?
- Quasimodo: Sì, c'è stato di recente un referendum per indicare gli scrittori più importanti del mondo. Ho avuto la sorpresa di vedere segnato per primo il mio nome.
- Lei e (sic) stato tradotto in molte lingue – quante?
- Quasimodo: in tutte le lingue come risulta dalla bibliografia annessa al libro di traduzione del poeta Oesterling.
- Lei verra (sic) a Stoccolma?
- Quasimodo: Si (sic) certamente verrò in Isvezia (sic), che gia (sic) conosco, ma non profondamente. Io amo gli svedesi anche per delle ragioni direi di opposizione, in quanto sono uomo del sud.
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