«l’Unità», 14 ottobre 1957, pagina 7 Una delle tracce della maturità di questa mattina era dedicata alla poesia Alla nuova Luna di Salvatore Quasimodo. Alla nuova Luna * In principio Dio creò il cielo e la terra, poi nel suo giorno esatto mise i luminari in cielo e al settimo giorno si riposò. Dopo miliardi di anni l’uomo, fatto a sua immagine e somiglianza, senza mai riposare, con la sua intelligenza laica, senza timore, nel cielo sereno d’una notte d’ottobre, mise altri luminari uguali a quelli che giravano dalla creazione del mondo. Amen. Nota di Danilo Ruocco Scritta in occasione del lancio del primo satellite artificiale (lo Sputnik 1), messo in orbita dai sovietici durante i primi giorni di ottobre del 1957, la poesia apparve, prima, su «l’Unità» (il 14 ottobre 1957 a pagina 7) e, poi, ne La terra impareggiabile , silloge edita da Mondadori nel 1958. Va innanzitutto evidenziato come la poesia sia nettamente divisa in due : i primi quattro versi dedicati alla creazione divina
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